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domenica 25 settembre 2011

Vorrei postare oggi l'interessante video relativo ad un progetto divulgativo di sostegno della piccola pesca locale, nello specifico, quella siciliana e vorrei invitarvi a sostenere la piccola pesca locale italiana, che vive enormi difficoltà, dando sempre preferenza al pesce povero e al pescato locale.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GDVWOO-r83s

martedì 26 luglio 2011

Salsa al tartufo scorzone estivo

  A Roseto il tartufo nero estivo detto scorzone è entrato ormai a pieno titolo nella cucina locale, pur non essendovi una tradizione, poiché il tartufo non è mai stato particolarmente apprezzato dalla gente del posto che gli preferiva di gran lunga funghi porcini e cardoncelli.

Ma i gusti cambiano e le mode impongono il gusto , quindi il tartufo che qui si trova da sempre, ha cominciato ad essere richiesto e apprezzato, al punto da essere inserito tra le proposte di cucina tipiche.

Ecco una preparazione semplice, che esalta lo scorzone, adatta per crostini e per condire i "maccarun cu' l'ov", la chitarrina tipica di queste parti.






Ingredienti

1 scorzone da 50 g
1/2 bicchiere d'olio,
2 acciughe,
2 spicchi d'aglio bianco,
una manciata di prezzemolo,
sale,
pepe


In una padella si fa imbiondire dolcemente nell'olio un trito fine di prezzemolo e acciughe dissalate con l'aglio schiacciato. Quando l'aglio sprigiona profumo e prima che prenda colore, lo si toglie, togliendo anche l'intingolo dal fuoco. A questo punto, a preparazione ancora calda, vi si grattugia lo scorzone dopo averlo pelato, unendo anche un pizzico di sale e una macinata di pepe.


La salsa è ottima su crostini caldi di pane casereccio.
Se vi si condisce la chitarrina, aver cura di non scolare troppo la pasta e di unire una bella noce di burro.




mercoledì 20 luglio 2011

I tan' c' cozz




La cucina pugliese e quella dauna in particolare hanno al centro le verdure, che nel Subappennino dauno sono di qualità eccellente. Vige ancora in quei paesi dolcemente adagiati sulle colline la consuetudine antica degli orti familiari nei quali vengono coltivate varietà antiche di ortaggi le cui sementi si tramandano di anno in anno.


La verdura nell'immagine, che oggi trovo non di rado anche nei mercati romani, dove è appellata col divertente nome di "grattaculi", è l'ingrediente base di un piatto tradizionale di Roseto Valfortore.
Là le " tan' c' cozz" si preparano coi "cecatedd'" e con un sughetto semplice e veloce di aglio, olio, peperoncino, pomodorini freschi e basilico.

Cosa sono le "tan' c' cozz"?  Sono le piante degli zucchini, che vengono colte quando sono ancora tenere, col loro fusto cavo di colore verde chiaro, le foglie verde intenso e qualche zucchino in boccio.





Poiché gli steli cavi sono filamentosi, è necessario, prima di lavarli e cucinarli,
mondarli togliendo i filamenti come segue:






"Cecatedd' e tan' c' cozz" per 4 persone:

1 kg di tan' c' cozz (piantine giovani di zucchini),
450 g di cavatelli pugliesi freschi preparati con farina, semola di grano duro e acqua,
400 g di pomodorini,
2 spicchi d'aglio,
peperoncino,
basilico,
olio extravergine d'oliva,
sale









Mondare la verdura come illustrato, eliminando eventualmente anche le parti dure, le foglie troppo coriacee e i torsoli; sminuzzarla e lavarla, quindi lessarla al dente in abbondante acqua leggermente salata, poi con una schiumarola raccoglierla e metterla in una zuppiera, tenendola in caldo.

Frattanto, mentre nella stessa acqua in cui si è lessata la verdura cuociono i cavatelli, far rosolare dolcemente e brevemente l'aglio con il peperoncino sminuzzato in 3-4 cucchiai d'olio e unirvi i pomodorini spaccati. Aggiustare di sale e cuocere il sughetto 10-15 minuti, unendo alla fine due foglie di basilico.

Quando i cavatelli sono cotti, scolarli e unirli alla verdura, versandovi anche il sughetto di pomodoro.

Mescolare e servire.

 Ed eccoli qua (con le trofie al posto dei cavatelli; sono ugualmente buonissimi):




















lunedì 18 luglio 2011

I maccarun cu' l'ov

Piatto della festa, i "maccheroni" con l'uovo sono la pasta fresca nobile della cucina rosetana.
Molto simili ai maccheroni alla chitarra del confinante Abruzzo, si mangiano di preferenza con sugo d'agnello o ancor meglio con un sugo di carni miste.

Si prepara un impasto con farina bianca setacciata, un pizzichino di sale e di olio e tanti tuorli quanti la farina ne richiede per un impasto sodo e levigato (in genere da dieci a dodici per chilo di farina).

Si lavora poi l'impasto sulla spianatoia con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile, ma non sottilissima.

Prima che la sfoglia si asciughi, la si cosparge di semola e la si arrotola su se stessa spianando ogni giro e provvedendo poi con un coltello ben affilato a tagliare il cilindro appiattito così ottenuto in rotolini di circa 3 millimetri di larghezza.

Spargere man mano i tagliolini così ottenuti allargandoli sulla spianatoia, per non farli attaccare tra loro.

Lessarli al dente in acqua poco salata con una goccia d'olio extravergine d'oliva e condirli con sugo e canestrato pugliese grattugiato.

sabato 16 luglio 2011

Circoli virtuosi: Peppe Zullo

Peppe Zullo è un uomo dallo sguardo vivacissimo e dall'intraprendenza multiforme.
E' riuscito nell'impresa di fare di Orsara di Puglia, città Slow, un centro propulsore della cultura alimentare dauna, grazie alla sua instancabile ricerca della territorialità e qualità dei prodotti.

Il suo ristorante è diventato negli anni un volano che ha messo in moto un circolo virtuoso nell'economia locale che altri dovrebbero imitare.


http://www.peppezullo.it/

giovedì 14 luglio 2011

Terra Madre

http://www.terramadre.info/pagine/

Sagra del Tartufo Scorzone Nero

A Roseto Valfortore 7 Agosto 2011  Sagra del tartufo Scorzone nero estivo

 http://rosetovalfortore.blogspot.com/p/il-tartufo-di-roseto.html
Roseto scopre la vocazione del tartufo estivo: lo Scorzone

Il tartufo non è tradizionale nella cucina rosetana. I vecchi anzi non attribuivano alcun valore ai cosiddetti "taratuffl" che trovavano di tanto in tanto, magari alla ricerca di porcini o cardoncelli.
Tuttavia recentemente il tartufo si è guadagnato attenzione e apprezzamento e Roseto è diventata la piccola capitale dauna dello scorzone, inaugurando così una nuova tradizione.

mercoledì 13 luglio 2011


Ho lasciato il cuore in Daunia

Beh, a dire il vero non so perché il mio paesello in Puglia in un luogo che chiamo "Dauniashire",
la sua posizione e il paesaggio,
le sue colline dolci,
il cibo e i sapori
sono così importanti per me.

Forse perché al mondo c'è un posto dove sono al mio posto. Ed è Roseto

martedì 12 luglio 2011

Well, I really don't know why my village in Puglia in a site I call "Dauniashire",
its location and landscape,
its rolling hills,
its food and flavors
are so important to me.

Maybe because in the world there is a place where I am in my place and that's Roseto